Maurizio Traglio – Il coach che punta sulle nuove generazioni

Maurizio-TraglioPrecursore dei tempi, non poteva che credere proprio nelle nuove generazioni per rilanciare il sistema economico comasco. Maurizio Traglio è l’uomo di Como Venture.Dal Collegio Gallio è passato pure lui e oggi ammette di avere avuto i giusti insegnamenti e sottolinea quanto sia stato importante per la sua formazione e crescita Padre Ambrogio Perego.

Considera il suo percorso al Collegio Gallio con positività?

“Direi un’esperienza molto significativa. Dai 10 ai 16 anni sono stato in questa scuola e dai Padri Somaschi ho imparato a distinguere il bene da quello che non è tale.

Sono cresciuto con la consapevolezza di volere e dovere compiere delle scelte fuori da ogni forma di egoismo. Forse da giovane la preparazione, l’educazione cristiana con la frequentazione dell’ambiente ecclesiastico mi sembrava “troppo”, ma crescendo ho capito che tutto ciò mi ha formato. Oggi, quando sento la necessità di entrare in una chiesa trovo una dimensione mia, molto personale, che mi mette in pace e mi fa riflettere sulla vita. Capisco che in quei momenti mi raccomando a un’entità superiore, a Gesù. Ne ho l’esigenza.”

Come trova l’evoluzione che ha avuto il Collegio Gallio negli anni?

“Ha saputo stare al passo coi tempi senza allontanarsi dai principi che hanno sempre caratterizzato la scuola. Trovo che le scelte dimostrino la voglia di stare al passo con il mondo. Amo definire ancora adesso quel Collegio come Casa Gallio e, come tale, lì ho trovato i miei amici, quegli stessi uomini che oggi hanno fatto successo”.

I compagni di scuola, quelli con cui ci si incontrava anche fuori dal Gallio. Cos’è rimasto?

“Sono amici. Io ricordo Giorgio Busnelli, non credo abbia bisogno di presentazione, mio fratello Carlo, ma anche Lorenzo Manca e Michele Ratti. Ancora oggi ci capita di ricordare quei tempi, quei momenti; abbiamo tutti la consapevolezza di dire che siamo quello che siamo grazie all’educazione di quegli anni. Il contributo del Collegio Gallio è stato fondamentale anche se rigoroso”.

La sua guida spirituale Padre Ambrogio Perego cos’ha rappresentato?

“Semplicemente la mia guida. Perché l’ho sempre ritenuto un uomo scevro da qualsiasi speculazione. Non lo vedo da tantissimi anni, ma lo ricordo con grande stima. Gli riconosco un’etica umana fuori dal comune. Mi ha trasmesso i valori, mi ha accompagnato nella formazione personale. È stato un aiuto e un sostegno personale che vorrei poter rivedere e ringraziare per gli insegnamenti”.

La Redazione

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